Questa metodologia utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per ristabilire l’equilibrio eccitatorio/inibitorio, provocando una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali.
Quando avviene un evento traumatico viene disturbato l’equilibrio eccitatorio-inibitorio necessario per l’elaborazione dell’informazione. Questo provoca il “congelamento” dell’informazione nella sua forma ansiogena originale, nello stesso modo in cui è stato vissuto. Questa informazione “congelata” e racchiusa nelle reti neurali non può essere elaborata e continua a provocare patologie come il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici. I movimenti oculari saccadici e ritmici usati con l’immagine traumatica, con le convinzioni negative ad essa legate e con il disagio emotivo e corporeo facilitano la rielaborazione dell’informazione fino alla risoluzione dei condizionamenti emotivi.
Nella risoluzione adattiva l’esperienza è usata in modo costruttivo dalla persona ed è integrata in uno schema ristrutturato cognitivo corporeo ed emotivo positivo che porta ad una riduzione significativa dei sintomi del paziente
(stress emotivo, sintomi psicofisici, pensieri invadenti, ansia, flashbacks, incubi).
L’E.M.D.R. quindi è usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare ad una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici attuali del paziente.
Queste esperienze traumatiche possono consistere: